Val d'Orcia

La Val d’Orcia è unica in tutti i sensi, con il suo scenario di dune bianche: le famose crete senesi, che formano un paesaggio simile a quello lunare, coronate da casali e tagliate dai lunghi filari di cipressi che accompagnano le strade di campagna. Ricca di suggestioni, si immerge tra castelli medievali e calanchi fino al fondo della valle dove scorre il fiume Orcia.
L’Orcia nasce ai piedi del Monte Cetona, tra San Casciano dei Bagni e Sarteano, si dirige a nord in un’ampia e severa pianura, bonificata a partire dal 1929 e sempre sorvegliata dall’Amiata, poi piega ad ovest attraverso la selvaggia gola dominata da Rocca e Ripa d’Orcia. Al di là, dopo la stazione FFSS di Monte Amiata e la strada tortuosa di Antimo e Montalcino, il paesaggio si fa pienamente maremmano, fin quando il fiume si getta nell’Ombrone. Tra i due monti, il Monte Amiata ed il Monte Cetona, le colline e i calanchi offrono ai turisti spunti diversi da quelli della città.

Terme, sorgenti calde, soffioni completano il quadro, e dimostrano che il gigante Amiata è ancora ben vivo. Mète di bagni curativi, soste tonificanti, inconsuete fonti di energia, le acque calde e i vapori dell’Amiata danno al paesaggio di questo versante del monte un ambiente spesso sorprendente e dantesco.

Felicemente distante dalle direttrici dell’alta velocità e dai grandi nodi del traffico, il suo mancato sviluppo industriale ed il persistente legame della popolazione con la terra e con i mestieri tradizionali hanno salvaguardato il rapporto uomo-ambiente elevandolo ad una dignità altrove sconosciuta.